martedì 9 settembre 2008

In compagnia di Markus Zusak e La bambina che salvava i libri...o, meglio, la bambina che rubava i libri



Quello che ho appena finito di leggere è un libro davvero speciale, non lo si può definire in altro modo: La bambina che salvava i libri, Markus Zusak, Frassinelli ambientato nella Germania nazista.
Un libro speciale, come speciali sono i libri per la piccola protagonista, Liesel Meminger: il suo primo libro lo raccoglie da terra durante il funerale di suo fratellino e lo conserva come un prezioso oggetto che le possa ricordare per sempre la vita che si è da poco spezzata. Liesel non sa ancora leggere, presto però, con difficoltà ma con tanto amore, imparerà a farlo e continuerà a farlo nei momenti più difficili della sua vita: per tenere lontani gli incubi che la perseguitano, per tenere lontano la malattia e la persecuzione di Max - l'ebreo nascosto in cantina - e per tenere lontane le bombe che fluttuano sopra Monaco.
Il libro ha una narratrice d'eccezione: la Morte che va raccogliendo anime qua e là, a volte amareggiata e compassionevole a volte sottilmente sadica, ma consapevole che quello è e sarà per sempre il suo compito.
La Morte ci descrive con poesia e sensibilità tutti i personaggi del libro e ne fa dei protagonisti che restano inevitabilmente nel nostro cuore: Liesel, l'amico Rudy, l'ebreo Max, quel Saukerl del Papà adottivo di Liesel e la madre adottiva dalla faccia di cartone; ci parla di un periodo della nostra Storia con parole soffici e pesanti al contempo, senza banalizzare gli eventi, anzi tutt'altro.
Un libro da non perdere per chi sa ancora commuoversi e per chi non sa più farlo.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Salve, sto in questi giorni questo libro. Devo dire che è veramente molto bello. Complimenti per il blog e soprattutto per i contenuti!

Patrizia Poloni ha detto...

Grazie mille Nicola, benvenuto nel mio blog!